Prosciutto di San Daniele: il dono di un microclima straordinario

Il Prosciutto di San Daniele DOP è un pregiato prodotto di salumeria, caratterizzato da una stagionatura lenta e meticolosa. Viene ottenuto dalla lavorazione delle cosce fresche di suini pesanti italiani, provenienti specificamente da 10 regioni dell’Italia centrosettentrionale.

Il Prosciutto di San Daniele DOP è fatto solo con tre ingredienti: carne di suino italiano, sale marino e l’ambiente speciale di San Daniele. Non ci sono aggiunte chimiche. Durante il periodo di stagionatura, il prosciutto ottiene un sapore unico grazie al clima particolare di San Daniele. L’aria fredda proveniente dal nord e l’aria calda dall’Adriatico, unite al fiume Tagliamento, creano le condizioni perfette per il prosciutto.

Il Prosciutto di San Daniele DOP ha origini molto antiche, risalenti ai tempi dei Celti. Si narra che durante il Concilio di Trento, il Patriarca di Aquileia mandò 12 prosciutti di San Daniele ai prelati. Questo salume era così rinomato che veniva servito anche nelle corti di Francia e Austria e sulle tavole dei Dogi. Già verso la fine del 1800, a San Daniele, alcune aziende avevano l’onore di fornire il prosciutto alla Real Casa e ai Sacri Palazzi Apostolici.

IL TERRITORIO

Il Prosciutto di San Daniele DOP proviene esclusivamente dalla zona di produzione situata nell’intero territorio comunale di San Daniele del Friuli, in provincia di Udine, nella regione Friuli Venezia Giulia. Questa affascinante località si estende su 35 km² e si trova a un’altitudine di 252 metri sul livello del mare.

Per garantire la qualità e l’autenticità del prodotto, l’allevamento e la macellazione dei suini utilizzati per la produzione del Prosciutto di San Daniele devono avvenire in specifiche regioni dell’Italia. Queste regioni includono Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo e Lazio.

Questo aspetto è di fondamentale importanza poiché contribuisce alla valorizzazione delle tradizioni locali e all’utilizzo di suini italiani di alta qualità. La selezione delle regioni di provenienza dei suini si basa sull’obiettivo di preservare la filiera produttiva e assicurare il rispetto degli standard rigorosi che caratterizzano il Prosciutto di San Daniele DOP.

L’ASPETTO E IL SAPORE

Il Prosciutto di San Daniele DOP si distingue per la sua tipica forma a “chitarra” e la presenza del caratteristico piedino. Quando viene tagliato, la fetta presenta un colore uniforme rosso-rosato, arricchito da sottili striature di grasso di colore bianco.

Il suo profumo è intenso e l’aroma caratteristico si sviluppa ulteriormente con il prolungarsi della stagionatura. Durante questa fase, è possibile percepire delicate sfumature tostate, simili a una crosta di pane, oltre a note di frutta secca e malto d’orzo.

Il gusto del Prosciutto di San Daniele è dolce e delicato. La sapidità e gli aromi tipici della carne stagionata si fondono insieme, creando una piacevole e appagante sensazione in bocca. Ogni morso offre un equilibrio armonioso tra dolcezza e sapore intenso, caratteristici di questo pregiato prodotto di salumeria.

COME SI GUSTA

Il Prosciutto di San Daniele DOP è considerato un vero e proprio antipasto per eccellenza. Può essere gustato da solo, permettendo di apprezzare appieno il suo sapore dolce e delicato, oppure può essere accompagnato da una varietà di frutta polposa come meloni, pere, uva, fichi o ananas. Questi abbinamenti creano una combinazione di sapori unica, in cui la dolcezza della frutta si sposa con la morbidezza e l’aroma del prosciutto.

Inoltre, il Prosciutto di San Daniele è un ingrediente versatile che può essere utilizzato in molte preparazioni gastronomiche. Può essere utilizzato per farcire panini e focacce, aggiungendo un tocco di sapore e raffinatezza. È inoltre un elemento insostituibile in numerosi primi e secondi piatti, in cui dona una nota di eleganza e arricchisce il piatto con la sua consistenza morbida e il gusto unico.

COME SI CONSERVA

Per mantenere la qualità e la freschezza del Prosciutto di San Daniele DOP, è importante conservarlo correttamente. Se si tratta di un intero prosciutto, è consigliabile conservarlo in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità. L’ideale sarebbe appenderlo in un ambiente ben ventilato, come una cantina o un ripostiglio fresco.

Nel caso in cui si abbia del Prosciutto di San Daniele DOP già porzionato, è consigliabile conservarlo in frigorifero. Per proteggere il prosciutto dal contatto diretto con l’aria, è possibile avvolgere la parte tagliata con un panno umido e posizionare una sottile pellicola di stagnola sul taglio. Questo aiuta a mantenere la freschezza e previene la disidratazione del prosciutto.

Quando si è pronti per gustare il Prosciutto di San Daniele, è preferibile affettarlo poco prima di consumarlo. In questo modo, si assicura la massima freschezza e il massimo sapore. Utilizzando un affettatoio o un coltello affilato, si possono ottenere fettine sottili e uniformi, che esalteranno il gusto e la consistenza del prosciutto.

Prima di iniziare ad affettare, è necessario rimuovere la cotenna, che è la pelle esterna del prosciutto, e la “sugnatura”, ovvero uno strato di grasso che può essere presente sulla superficie. Questo processo permette di ottenere fettine più uniformi e di evitare che questi strati esterni influiscano sulla presentazione e sul sapore del prosciutto.

COME VIENE PRODOTTO

La selezione accurata delle cosce fresche e la loro lavorazione artigianale sono fondamentali per garantire la qualità e il sapore distintivo del Prosciutto di San Daniele. Le cosce provengono da suini italiani, nati, allevati e macellati nelle regioni circostanti San Daniele, situata nella regione Friuli Venezia Giulia, nel nord-est dell’Italia.

Il processo di stagionatura è una delle fasi cruciali nella produzione del Prosciutto di San Daniele. Le cosce vengono sottoposte a una salatura tradizionale, dove viene utilizzato solo sale marino, senza l’aggiunta di conservanti o additivi. Questo metodo antico permette al prosciutto di acquisire il suo sapore caratteristico e di mantenere le sue qualità organolettiche.

Dopo la salatura, le cosce vengono lavate e asciugate attentamente per rimuovere il sale in eccesso. Successivamente, vengono poste in ambienti di stagionatura specifici, dove l’aria fresca di San Daniele e le particolari condizioni climatiche favoriscono un processo di maturazione naturale e lento. Durante questo periodo, che può durare da 12 a 24 mesi, il prosciutto perde acqua e sviluppa un sapore unico, dolce e delicato.

Durante la stagionatura, i maestri norcini (salumieri) monitorano attentamente il processo di maturazione, effettuando controlli regolari per garantire la qualità e l’integrità del prodotto. Utilizzano anche tecniche tradizionali, come il tocco con le dita e l’ascolto del suono del prosciutto quando viene percosso, per valutarne la prontezza.

I VARI FORMATI

Il Prosciutto di San Daniele DOP è disponibile tutto l’anno in diverse varianti: intero, con osso o disossato, a tranci e affettato al banco, oppure pre-affettato in vaschetta.